A.N.I.M. Ingegneria Mineraria

Associazione Nazionale Ingegneri Minerari

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Chi Siamo

Presentazione dell’associazione ANIM

di Domenico Savoca

L’ANIM, Associazione Nazionale Ingegneri Minerari, Ingegneri delle Georisorse, delle Geotecnologie, dell’Ambiente e del Territorio, è stata fondata nel 1965, e, sin da allora, ha accompagnato lo sviluppo del settore minerario in Italia, testimonianza viva ed efficace dell’evoluzione del sistema industriale estrattivo, condizionata anche dalla trasformazione della struttura amministrativa dello Stato, indirizzata verso un decentramento sempre più spinto.

Negli oltre cinquant’anni trascorsi, abbiamo assistito all’inevitabile tramonto, per esaurimento dei giacimenti e per l’affermarsi di nuove produzioni nei paesi extraeuropei, dell’industria estrattiva dei minerali metallici, in un declino che ha coinvolto tutta l’Europa, bilanciato dallo sviluppo dei minerali industriali, di cui l’Italia è leader a livello europeo, e delle pietre ornamentali, concentrate in bacini estrattivi di rilevanza mondiale.

L’ANIM ha da sempre rappresentato la sintesi e la specializzazione degli interessi gravitanti attorno al settore minerario, riunendo in proficuo contatto il mondo industriale minerario, delle piccole e grandi imprese, dei professionisti, dei tecnici di miniera, di cava e degli scavi, della formazione secondaria e universitaria, con la partecipazione competente e appassionata di tutte le componenti sociali del mondo minerario nazionale.

L’Associazione ha potuto usufruire, nel corso del suo lungo cammino, dell’opera di tecnici, docenti e professioniti valorosi, che, con la guida esperta di una dirigenza associativa competente e lungimirante, valgano per tutti gli esempi degli Ingg. Pietro Ballestrazzi e Carmelo Latino, hanno contribuito alla diffusione di una vasta cultura mineraria, tesa verso obiettivi di innovazione e sviluppo, consapevole delle necessità del cambiamento per affrontare l’evoluzione tecnica, sociale e normativa che ha caratterizzato il recente passato e che caratterizzerà sempre più fortemente il nostro futuro.

Nel corso degli anni si è assistito ad un affievolmento dell’interesse pubblico verso la formazione universitaria mineraria, per motivi tutt’ora incomprensibili se non inquadrati in un’ottica di interessi particolari e di predominio tra gruppi di potere tra loro contrapposti: da oltre un ventennio sono state abolite le facoltà di Ingegneria Mineraria, con rarefazione degli insegnamenti nel settore estrattivo.

Solo di recente si sta assistendo ad una ripresa dell’interesse dell’Università per l’alta formazione mineraria: ne è viva testimonianza l’avvio della laurea specialistica in “Mining Engineering” presso il Politecnico di Torino.

E’ interesse dell’ANIM colloquiare con le Università, anche nella prospettiva di una ripresa degli insegnamenti minerari, per proporre, concordare o supportare scelte di formazione favorevoli al settore estrattivo, favorendo anche l’avvicinamento dei giovani al mondo produttivo minerario.

L’organizzazione da parte dell’ANIM a livello nazionale di importanti manifestazioni culturali nel settore minerario, in uno con l’ampia presenza in tutt’Italia dei membri dell’Associazione, ha permesso di mantenere vivi gli interessi professionali, tecnici e giuridici per il settore estrattivo, astraendo dai localismi sempre più imperanti che si sono diffusi e che si vanno accentuando, con una visione unitaria degli obiettivi di sviluppo del settore estrattivo.

L’attuale crisi economica, con la sostanziale riduzione dei consumi di materie prime e la contrazione significativa del numero di aziende, caratterizza e condiziona fortemente i processi aziendali di crescita: la necessità fisica di sopravvivere ad in un ciclo economico strutturalmente avverso, porta le aziende, anche quelle minerarie, a concentrare la propria attenzione sulle necesssità di breve periodo e ad annullare le spese non direttamente legate con la produzione, quali quelle relative alla formazione specialistica e per i progetti di inserimento sociale delle aziende stesse.

L’ANIM, nei limiti delle proprie risorse ecompetenze, cerca di sopperire alle carenze sopra segnalate, contribuendo a creare un clima positivo nei campi di specifico interesse minerario, concentrandosi sulle attività di maggiore significato per il settore estrattivo, dalla sicurezza mineraria alla gestione dei rifiuti, dalla formazione all’attività normativa, dalla pianificazione delle risorse estrattive alla complessità dei procedimenti amministrativi.

Da ormai più di un lustro l’Europa ha avviato una sua politica delle materie prime, intesa come complementare e sussidiaria rispetto a quella dei singoli Stati membri, per la conoscenza e la tutela dei giacimenti, la sicurezza degli approvvigionamenti, risolvendo i conflitti circa l’utilizzo differente della risorsa suolo, e per il riciclo e il riutilizzo delle materie prime seconde.

L’Italia non si è ancora dotata di una politica nazionale delle materie prime, lasciando l’iniziativa alle singole regioni, che, nella quasi totalità dei casi, hanno provveduto a pianificare lo sviluppo delle attività estrattive di cava in termini strettamente urbanistici, senza riuscire a considerare appieno i concetti fondamentali dell’ingegneria mineraria, quali la posizione non modificabile dei giacimenti, la necessità di un loro sfruttamento razionale e di una loro tutela per le future necessità.

Ritengo che l’ANIM abbia la forza e la capacità di intervenire fortemente nell’attuale quadro normativo e pianificatorio con proposte concrete ed efficaci, mutuandole anche dai documenti comunitari, concretizzando soluzioni legislative e tecniche al regolatore nazionale e a quelli regionali.

Il campo della sicurezza mineraria, dal punto di vista normativo, appare caratterizzato da elementi forte staticità: il DPR n. 128/1959 sulle norme di polizia delle miniere e delle cave è ormai obsoleto e per alcuni versi inapplicabile, sostanzialmente in contrasto con i nuovi principi comunitari di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. Non si prevede in tempi brevi l’intervento del legislatore nazionale o regionale nella materia, per cui l’ANIM ha ampi spazi di proposta, da valorizzare migliorando la capacità di dialogo con gli enti pubblici.

Il patrimonio minerario dismesso costituisce una importante eredità culturale per la nostra società, rappresentando una memoria storica, tecnica e sociale rilevante. L’ANIM è stata sempre attenta alle esigenze di valorizzazione dei siti minerari non più produttivi per fini turistici, culturali e sociali, diffondendo con efficacia i principi tecnici, economici e giuridici posti a fondamento delle attività di valorizzazione stessa, pur nelle differenti realtà esistenti sul territorio nazionale.

Le prospettive per una efficace azione dell’ANIM nell’immediato futuro appaiono certamente favorevoli, sarà onere delle strutture dell’Associazione individuare i percorsi più adeguati nell’interesse e per lo sviluppo del settore minerario.

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